Metti due fulltimers blogger che non si conoscono e si incontrano per caso: la tavola diventa il luogo dove nasce un’amicizia.
I social network qualcosa di buono riescono a combinare, perché mettono in contatto persone che hanno interessi simili o medesimi stili di vita. Nel mio caso oltre a ritrovare vecchi amici che la vita aveva fatto perdere le tracce, anche nuove amicizie che mai avrei pensato di conoscere. Yari è sicuramente uno di questi. Vivere e lavorare in camper è stato l’elemento comune che ci ha fatto avvicinare: lui campeggiatore in tenda e da poco camperista e io che con la mia barba grigia, di campeggi ne ho fatti molti. Per parecchio tempo è stata una conoscenza del web, ma poi il caso ci ha portato vis a vis. La casualità di essere nella stessa area di sosta, sperduta tra i monti del confine italo-francese è stata la scintilla e ovviamente la curiosità di sapere chi è il tuo vicino, il combustibile.
Questione di un attimo, una risata e scatta la cena insieme. Ed è proprio la velocità con cui Chiara, la compagna di Yari e Paolo il mio compagno, preparano la tavola, che si cucina la pasta: quattro minuti di gas e le pennette erano cotte. Già non so voi, ma io per le cene veloci metto in dispensa una confezione di pasta e un barattolo di sugo. Il problema è la cottura della pasta, perché una chiacchiera, una distrazione e ti ritrovi a mangiare “colla”.
E invece con la pasta “4 minuti” Andalini, la cottura è breve, quindi si risparmia gas, ma soprattutto resta al dente più delle altre e devo ammettere che è piaciuta particolarmente come consistenza al palato. Così come spesso accade, il tempo che mi butto in doccia o che preparo la tavola e la pasta è cotta e non “scotta”.